Strumenti

La naturale evoluzione del mio modo di fare astronomia mi ha spinto verso un Newton da 45 cm ( non ho voluto eccedere nel diametro per una questione di pesi e complicanze meccaniche ) studiato per un utilizzo prevalente nel Deep-sky , in altre parole avevo la necessità di un diametro maggiore che risultasse ancora facilmente trasportabile da una persona sola, che non soffrisse del naturale disallineamento ottico dei classici dobson e che prestasse particolare attenzione alla stabilizzazione termica, questo implica l’utilizzo di specchi sottili difficili da lavorare e una delle poche aziende specializzate in questo è l’Oldham Optical commercializzata in Italia dalla Northek.
Per la precisione lo specchio è in Supremax33, ha un diametro di 462mm ( diametro ottico di 450mm ) ed uno spessore di 35mm per una focale risultante di circa 2m ( f-4,4 ), è certificato al limite della diffrazione, lo specchio secondario è della Protostar con un diametro di 100mm ( CPL 20mm ed ostruzione totale del circa 25% ).
Il tubo ottico e' costituito dalla cella del primario, STABILOBLOK ST 45, dal supporto del secondario AXYS, il tutto unito dallo straordinario sistema truss smontabile ( !! ) in carbonio ad otto elementi UNITORK.
Il sistema di collimazione è affidato alla precisione di tre micrometri centesimali di centraggio del primario, montati su cuscinetti assiali in polimero, snodi in bronzo ed acciaio sinterizzato a gioco zero, una figata!
La cella è a 18 punti flottanti su snodi sferici in bronzo, già usurati prima del montaggio per consentire il massimo delle prestazioni, i vertici dei triangoli montano sfere in ceramica a dilatazione zero, la cella è dotata di sei supporti laterali basculanti progettati in modo da compensare qualunque deformazione costruttiva del disco di vetro. Lo specchio primario è forato per contenere un cannotto antiribaltamento che svolge anche la funzione, entro certi limiti, di centraggio del primario rispetto la cella.
Lo strumento possiede un sistema di raffreddamento / aspirazione dello strato limite con tre ventole poste sulla culatta più quattro fan alloggiati nel case del primario, il tutto controllato dal Mirror Cooling System della Northek che permette un rapido ed efficiente equilibrio termico dello specchio e di tutta la meccanica di sostegno in breve tempo.
Nei test effettuati lo scorso inverno in svariate condizioni climatiche, lo strumento risultava operativo mediamente in mezz'ora potendo osservare già a medio/alti ingrandimenti!
Ottimo anche il sistema di bilanciamento dei pesi realizzato sulle "gondole" utilizzando dei cilindri in acciaio che slittano su due aste, con questo accorgimento riesco ad ottenere il perfetto bilanciamento dello strumento e conseguentemente avere un movimento sempre fluido del telescopio con qualsiasi accessorio, dal pesantissimo Nagler 31mm accoppiato al Parracor fino al super leggero oculare "collimatore" Ploosl da 3,6mm ( da 1500g a 100g ! ).
Non per ultimo la corretta messa a fuoco è garantita dal focheggiatore Feather Touch, modello FTF 2000, tipo Crayford da 2” con demoltiplica 10:1 e meccanismo di blocco tramite collare di ottone, che consente una messa a fuoco fluida e priva di giochi con una escursione di 60 mm che mi permette di utilizzare tutti gli accessori ottici a mia disposizione.
Da notare che oltre ad un manuale di uso e manutenzione di ben 48 pagine ( al giorno d'oggi è una rarità! ), la dotazione base prevede anche un certificato ottico dell'azienda produttrice, un certificato di provenienza delle parti in carbonio, un set di chiavi di qualità per lo smontaggio dello strumento nonché viti ed altra minuteria di ricambio e quattro casse in legno "anti-granata" da utilizzare per gli spostamenti in auto.

Al tubo ottico ho poi adattato una montatura altazimutale auto costruita dotata di movimenti azimutali su cuscinetto reggispinta centrale BKS e piastre perimetrali in teflon che lavorano su una superficie in Ebonystar mentre il movimento in altezza è regolato da cuscinetti a sfera e piastre in teflon, il tutto abbinato ad un'ottima piattaforma equatoriale di Tom Osiposky che mi consente un inseguimento siderale di circa un'ora.
Lo strumento risulta facilmente smontabile in pochi passi e una volta riposto nelle rispettive casse costruite ad hoc per un sicuro trasporto, posso caricarlo in macchina e spostarmi tranquillamente in qualsiasi luogo d'osservazione senza preoccuparmi di danneggiare questa opera d'arte tecnologica.

   
     

Autocostruzione

Ho deciso di autocostruire prima di tutto per soddisfazione personale, vedere giorno dopo giorno che la " creatura" prende vita è molto emozionante, in secondo luogo sono riuscito a risparmiare circa il 40% rispetto ai dobson commerciali di pari diametro, denaro che ho felicemente investito in oculari! Altra valida motivazione è quella di poter tranquillamente modificare e migliorare a piacimento il proprio set-up, consiglio vivamente a tutti, prima di passare ad un telescopio definitivo, di autocostruire il proprio strumento, è divertente e soprattutto ci fa capire le nostre reali esigenze astronomiche.

Dobson 14" - Galileo II

Al momento lo strumento principale è un riflettore newton " truss-tube " su montatura altazimutale di tipo dobson, di seguito potete vedere la sequenza di montaggio.

   
   

In base all'esperienza maturata ho deciso di optare per un telescopio da 35 cm di apertura che mi è parso un buon compromesso tra manegevolezza, trasportabilità e capacità di raccolta luce, sfruttandolo al meglio con oculari di qualità come i Tele Vue Ethos !
Per cercare di minimizzare al massimo l'effetto del coma mi sono fatto produrre uno specchio f-5 il che mi porta ad una pupilla d'uscita, con il 31mm, di poco superiore a 6 mm e grazie a quasi 1,5 gradi di campo mi permette di vedere gran parte delle nebulose estese tipo la " California " o la " Velo ".

Queste le caratteristiche del mio telescopio i cui componenti in legno sono in compensato marino multistrato di betulla e possiamo suddividerlo in tre parti fondamentale: montatura altazimutale, box del primarioe box del secondario.

Montatura altazimutale con spessore di 15mm con movimeto in altezza su cuscinetti in teflon e movimento in azimut su cuscinetto reggispinta centrale e cuscinetti in teflon, avente le seguenti misure: p= 50,5 cm ; l= 50,5 cm e peso di 6,5 kg.

   

Box del primario da 12mm di spessore avente le seguenti misure: p= 47cm ; l= 47cm ; h= 35cm e peso di 11,2 kg.
Bearings o mezzelune di spessore 18mm e diametro 52cm ricoperte da ebony-star per rendere fluidi i movimenti in altezza.

Da notare la presenza nel precedente modello di due mini ventilatori usati per soffiare lo strato limite accumulato sulla superficie dello specchio, verso i due caratteristici " baffi " che, in armonia con il giglio che fa da sfondo anche a queste pagine, fungono da tubi di scarico.










Nel modello attuale ( anno 2010 ) ho sostituito le due ventole laterali in quanto creavano troppa turbolenza interna ed ho optato per la soluzione ad un unica ventola aspirante posizionata alla base del box del primario.


Box del secondario da 9mm di spessore alto 36,5mm ; diametro interno 38cm,esterno 44mm per un peso di 3,9 kg.

     
 
Otto tubi d'alluminio lunghi 112cm di 19mm di diametro per un peso totale di 2,2 kg.
Ottica parabolica in pirex, diametro utile 350mm, spessore 38mm dal peso di 8,2kg alluminata e quarzata da Germano Marcon, supporto del primario a 9 punti.















Focale 1750mm, diametro del secondario 75mm, ostruzione totale 23% comprensiva dello spyder a quattro razze da 0,8mm.
Potere risolutivo teorico ( limite di Dawes )= 0,34", magnitudine limite teorica di 15,69 ( secondo la recente formula di Schaefer: mag.lim.=4,5+4,4*log D).
Altezza dello strumento montato 191cm ( smontato e collassato 88cm ), altezza all'oculare 170cm, per un peso totale di 32kg.
Aberrazioni assiali riscontrate: leggera sottocorrezione sferica in quanto l'ombra del secondario è più grande in intrafocale.
Aberrazioni extrassiali riscontrate: coma nella norma dato il rapporto focale.
Purtroppo al momento devo riscontrare tracce di astigmatismo dovute ad una costruzione della cella non ottimale! Naturlamente non è un telescopio perfetto, ha altri diffetti che non mi permettono di sfruttarq l'ottica al 100% però ci sono troppo affezionato

Accessori

Questo che vedete è stato il mio primo telescopio, per i deboli di cuore è meglio non passarci sopra il cursore.