Accessori

Oculari Tele-Vue Nagler : 31mm Ethos 17mm , 13mm , 10mm , 8 mm e lenti di Barlow 2x contenuti in questa valigetta in legno autocostruita:

   

Focale oculare Diametro barilotto Ingrandimento Campo reale Pupilla d'uscita Estrazione pupillare
31 mm - 82° 50,8 mm 56 X 1°27' 6,25 mm 19 mm
17 mm - 100° 50,8 mm 100 X 58' 3,43 mm 16 mm
13 mm - 100° 50,8 mm 135 X 44' 2,60 mm 15 mm
10 mm - 100° 50,8 mm 175 X 35' 2,00 mm 15 mm
8 mm - 100° 50,8 mm 220 X 27' 1,60 mm 15 mm

Utilizzando la lente di Barlow 2X, ottengo questi risultati

Focale oculare Diametro barilotto Ingrandimento Campo reale Pupilla d'uscita Estrazione pupillare
13 mm + 2 X 50,8 mm 270 X 22' 1,30 mm 15 mm
10 mm + 2 X 50,8 mm 350 X 17' 1,00 mm 15 mm
8 mm + 2 X 50,8 mm 440 X 14' 0,80 mm 15 mm

Filtri interferenziali della Astronomik da due pollici serie: uhc , o III , h-ß.
Da un'idea "rubata" agli astrimmagers mi sono costruito questa ruota porta-filtri che a parità di filtro montato posso cambiare ingrandimenti semplicemente sostituendo l'oculare oppure, a parità di ingrandimenti, posso variare banda di trasmissione unicamente girando la ruota magica. Semplice no!


Un pezzo fondamentale per le mie osservazioni notturne è la scala multifunzione !!!!!
Oltre ad aiutarmi nelle osservazioni allo zenit quando l'oculare è troppo alto per raggiungerlo in piedi, funge sia da porta-oculari, da supporto per le mappe astronomiche, da sedia per osservazioni verso basse latitudini o semplicemente per riposarsi quando la " vecchia " è stanca !













Ultimo arrivata è questa "battery pack", dato che avevo sempre problemi con il vecchio pacchetto di batterie ( 10 stilo collegate in serie ), quello utilizzato per muovere la ventola di aspirazione dello strato limite, infatti alle basse temperature aveva una durata estremamente ridotta, ora ho due batterie da 12V e 4,5 Ah con la possibilità di collegarle sia in serie, per avere una velocità massima elevata da utilizzare nella fase di raffreddamento dello specchio, sia in parallelo, per avere il minimo delle vibrazioni consentendo di utilizzare la ventola in aspirazione anche durante le osservazioni.

   

Ho deciso di costruirmi una tavola equatoriale per cercare di avvicinarmi con più costanza all'osservazione del nostro sistema solare, al momento dedico tutte le mie energie agli oggetti extragalattici e trascuro non poco la Luna ed i pianeti.
Osservare ad oltre 300x inizia a diventare difficoltoso, personalmente tendo a concentrarmi più nel movimento del telescopio che nell'osservazione pura, questo non va bene, la cosa migliore è poter esaminare con cura l'immagine riprodotta dai miei oculari in tutta comodità ed essere rilassato il più possibile( per i pianeti posso farlo anche da seduto).
Un'altro motivo, anche se secondario, è che ho sempre voluto cimentarmi nel disegno astronomico ed anche in questo caso, quale miglior aiuto di un inseguimento motorizzato? Naturalmente non è tutta farina del mio sacco, anzi c'è ben poco di mio, questi i siti da cui ho preso spunto e che mi hanno aiutato non poco a superare le prime difficoltà, grazie Kurt Maurer e grazie Serge Vieillard .
Come sempre è bene iniziare da un disegno in scala ( infatti i miei non lo sono e questo mi ha un pò complicato la vita !) come questi due semplici schemi da dove possiamo ricavare alcuni dati essenziali per costruire la piattaforma, inanzitutto sono partito da due misure fondamentali del mio telescopio ovvero l'altezza da terra del centro di gravità G, nel mio caso 55cm e le dimensioni del rocker-box ( 50,5cm x 50,5cm ). Ulteriore dato fondamentale è saper da che latitudine si effettuano le osservazioni, casa mia si trova a circa 46,02°, per comodità costruttive ho arrotondato a 45°, con un paio di giri delle viti di stazionamento raggiungo facilmente l'inclinazione voluta ( non so se questo è corretto ma forse lo scoprirò al collaudo sul cielo ). Inizialmente volevo utilizzare il tele senza la sua base rotante ma poi ho deciso di appoggiarlo così com'è senza dover ogni volta toglierla e rimetterla, avrò un'altezza all'oculare maggiore di qualche centimetro ma non è fondamentale.


Il punto 1 si riferisce al settore circolare sud, r1 il suo raggio che grazie alla fresa circolare ottengo facilmente da un residuo di multistrato da 18mm. Il punto 2 si riferisce ai due settori ellittici nord che ottengo da altri ritagli di multistrato da 18mm che ho sagomato a forma di trapezio avente una base di 21 cm per un'altezza h1 di 7cm ed un'altezza h2 di 4 cm. Il raggio r2 mi sarà utile per la lavorazione fine dei due settori ellittici. Il punto 3 si riferisce alla base della tavola che ho lavorato con del multistrato da 15mm avente dimensioni 51cm x 51cm.
Una volta ritagliata la base flottante ed incollati i tre settori curvi come si evince dai disegni del precedente post, si procede con la costruzione del "macchinario infernale" che mi consente, tramite l'oscillazione lungo l'asse di rotazione, di ottenere l'esatta curvatura dei due settori elittici nord ( punto 2 ) e del settore circolare sud ( punto 1 ). Prima mi sono costruito una sagoma che corrisponde alle misure rilevate dallo schema 1 che qui ho evidenziato a striscie.
   
In un secondo tempo ho costruito il famoso macchinario che essendo un'attrezzatura usa e getta, ho riciclato tutti materiali di scarto che sono riuscito a racattare in cantina. Per farla semplice bisogna riprodurre il movimento della tavola equatoriale quindi mi sono ingegnato con una tavola a simulare l'asse che congiunge la polare ( linea A-G ) e su questo, con due semplici cerniere, ho fatto oscillare la sagoma che reggeva la tavola. Dopo diversi passaggi sulla levigatrice e tanta polvere di legno che ha imbiancato tutta la cantina, sono riuscito ad ottenere la curvatura esatta.
   
Nella prima foto la tavola è perfettamente verticale e potevo "brandeggiarla" lungo l'asse inclinato di 45°, dopo una mezz'oretta di avanti e indietro, dalle tavolette squadrate ho ottenuto delle perfette linee ellittiche ( lo spero, sarà sempre la prova finale sul cielo a dare la conferma definitiva ). Nella seconda foto la tavola è inclinata di 45° ed è incernierata lungo l'asse verticale, anche qui in pochi minuti ho trovato una perfetta forma, in questo caso circolare.
Arrivato a questo punto bisogna costruire i cuscinetti d'apoggio, in rete ho trovato diverse soluzioni, quella più usata per il lato sud è normalmente costruita con una barra d'allumino ad "L" sulla quale vengono avvitati tre linee di cuscinetti, io ho preferito utilizzare un solido tubo quadro da 25mm x 25mm da 2mm di spessore, queste le foto.....
   
I cuscinetti per i settori ellittici sono quelli che mi hanno causato più problemi, ho provato diverse alternative utilizzando come asse una vite da 8mm, a nudo e rivestita con della gomma ma entrambe le soluzioni non si sono rilevate buone in quanto i giunti sferici che avevo utilizza non giravano sotto il peso di 33kg del mio dob, il motorino EQ2 girava praticamente a vuoto!
      Questa è la soluzione che ho addottato in quanto ha una fluidità eccellente.
Di seguito alcuni nuovi particolari.
Ho rivisto leggermente i rulli d'appoggio rivestendoli con un tubo in acciaio di diametro interno 22mm, praticamente si incastra alla perfezione sui cuscinetti a sfera creando un'unica grande superficie d'appoggio.
Questa è "l'esplosione" dei componenti del rullo libero, quello che gira in folle.
     
Da notare che mentre il primo rullo è tutto d'un pezzo, il secondo è composto da due unità, quella che nell'immagine si vede a sinistra è libero di girare a vuoto e viene incastrata nel tubo d'acciaio che è stato incollato e reso solidale con l'asse della motorizzazione che compone la seconda unità.
Questo invece è uno dei due piedini regolabili che mi permetterà di stazionare in piano la base della tavola equatoriale.
 
Adesso si procede con la base fissa, prendendo come riferimento i settori curvi della parte flottante, ho posizionato i cuscinetti nella loro posizione definitiva. Una volta fissati i rulli ho bloccato il piedino fisso ( quello a sud ) e le due viti calanti ( quelle verso nord ) con i rispettivi "piattini" in legno ricavati da due scarti di lavorazione, questa la sequenza di montaggio della tavola.
           
Particolare del lato "sud" dove si puo' notare, subito davanti ai cuscinetti, il posizionamento di un triangolo in legno ( 45° l'incinazione dei sui cateti ) che mi servirà per fissare il puntatore laser facilitandomi nella messa in stazione della piattaforma equatoriale.
Ho fatto delle piccole modifiche: accorciate le viti di stazionamento in quanto erano inutilmente lunghe, nonostante questo mi consentono di "recuperare" un buon dislivello.
      Ho tagliato la base della tavola incastrandoci il motore nella sua posizione definitiva, ho aggiunto dei particolari che mi consentono di incastrare la base rotante del dob evitando che questo slitti dalla corretta posizione, noterete dei triangoli alle estremità laterali ed un inserto ad "U" nella parte terminale della tavola.
Ora dovrei fare dei "fine corsa" da incollare alle estremità dei settori ellittici onde evitare il ribaltamento del tele, perfezionare l'impianto elettrico e trovare una livella a doppia bolla da sistemare sulla base della piattaforma... e sperare che il cielo si apra per il collaudo definitivo.
Sabato notte sull'altopiano del Montasio ho effettuato il primo collaudo e sono rimasto un po' deluso! Ho posiziono la base avendo cura di livellarla e ho puntato il suo asse sud-nord verso la Polare ( utilizzando il puntatore laser ), operazione svolta in pochi secondi, appoggio sui rispettivi cuscinetti la tavola flottante ed infine il telescopio completo, punto una stella luminosa vicino all'equatore celeste ed accendo l'interrutore e via... parte come una scheggia impazzita, era impostato alla massima velocità. :blink: Forse avrei dovuto utilizzare la batteria a corredo da 9 V ma ho preferito collegare il motorino alla mia battery-pack utilizzandola a 6 V, dopo diversi minuti per trovare la corretta velocità utilizzando la regolazione fine del potenziometro di corredo, ho seguito per circa un quarto d'ora la stella di riferimento notando una leggera deriva di quest'ultima verso il basso dell'oculare ( questo non mi ha dato fastidio in quanto bastava regolare le viti calanti per rimettere il linea il tutto ) ma la cosa che però non mi è piaciuta è stato l'effetto di micromovimenti ovvero non c'era la fluidità che ricordavo quando osservavo con la mia vecchia montatura equatoriale ove non si percepiva il movimento delle stelle mentre adesso si vedevano chiaramente questi micro spostamenti che sono alquanto fastidiosi. Questi micro-slittamenti li ho eliminati graffiando sia il rullo trascinatore che il relativo settore ellittico
Costo totale della tavoletta:
10 cuscinetti x € 4,00..........=€ 40,00
tavole .........................................=€ 20,00
motore ......................................=€ 54,00
totale..........................................=€ 114,00
tempo impiegato per costruirla...boh!
soddisfazione...infinita!!