Giove

Di seguito un breve sunto delle caratteristiche principali del pianeta ( fonte U.A.I. ).
Giove, il gigante del Sistema Solare, è il pianeta che in assoluto presenta la maggior complessità per quanto riguarda i fenomeni osservabili. La struttura a zone è costantemente perturbata da fenomeni turbolenti a rapida evoluzione con cui convivono strutture a vita più lunga, come la Grande Macchia Rossa.
L'atmosfera gioviana è composta principalmente da idrogeno ed elio, ma contiene anche consistenti tracce di ammoniaca, metano e vari idrocarburi.
Le caratteristiche bande del pianeta sono frutto delle differenze di temperatura che determinano moti convettivi nell'involucro gassoso, in particolare il gas più caldo sale emergendo in superficie producendo delle nubi chiare, al contrario, le aree scure sono dovute flussi di gas verso l'interno del pianeta.
L'interazione di questi moti con la rapida rotazione gioviana produce la caratteristica struttura a bande e zone, mentre le reazioni fotochimiche su componenti presenti in tracce, indotte dalla radiazione solare, sono probabilmente responsabili delle varie sfumature di colore.
Il disco di Giove appare solcato da striscie scure, dette "bande", alternate con strisce chiare, dette "zone", queste le principali formazioni osservabili:
La Zona Equatoriale.
E' la zona centrale, molto spesso assai chiara, di un bianco quasi puro, quasi mai simmetrica rispetto all'equatore, e di spessore assai variabile. La zona equatoriale ospita sovente dettagli complessi,per la maggior parte ad evoluzione rapida, sulla scala di alcuni giorni. Inoltre, presso l'equatore, si osserva la banda equatoriale, formazione evanescente, dalla visibilità fortemente variabile da un'opposizione all' altra, spesso spezzata in segmenti.
La Banda Equatoriale Sud.
Solitamente la SEB è suddivisa in due componenti scure separate da una chiara. La componente nord appare spesso la più larga e scura. La SEB è comunque estremamente variabile nell' aspetto: può essere quasi invisibile così come la banda più evidente del pianeta. Va inoltre soggetta ad outbursts di attività con periodicità incerta.
La Macchia Rossa.
E' forse la più nota caratteristica gioviana mutevole in estensione, latitudine e colore. A volte però diviene tanto pallida da essere indistinguibile dalla Zona Tropicale Sud; in tal caso la sua posizione può essere determinata dall' osservazione dell'ampia baia che essa scava nella SEB, sempre evidente.
La Banda Equatoriale Nord.
E' una delle più attive; solitamente più sottile e più scura della SEB, la NEB può essere divisa in due o tre componenti, non presenti a tutte le longitudini e non sempre ben definite. L' aspetto più interessante è proprio costituito dalle irregolarità della banda stessa, che "produce" da molti anni una grande quantità di macchie e pennacchi che si protendono nella Zona Equatoriale e che mostrano una colorazione bluastra. Questi possono essere accompagnati da ovali chiari, possono unirsi alla Banda Equatoriale o ripiegarsi verso Nord tornando sulla NEB stessa, in una grande varietà di forme.
La Zona Tropicale Sud.
Zona assai chiara, ma spesso perturbata da complessi ed intricati dettagli, raggruppati in preferenza in un intervallo di longitudine di ampiezza variabile. A questo gruppo di formazioni atmosferiche, dal mutevole aspetto, viene dato il nome di South Tropical Disturbance (spesso indicata con STrD).
La Banda Temperata Sud.
La STB può essere una delle bande più evidenti del pianeta, ma la sua intensità è molto variabile. Frequentemente viene perturbata da strutture presenti a quelle latitudini o più a Nord, nella Zona Tropicale Sud. Essa ospita le aree anticicloniche note come White Oval Spots (WOS), formazioni semi-permanenti denominate B-C, D-E, F-A. Quando una WOS viene a trovarsi nei pressi della Macchia Rossa o della STrZ Disturbance si producono spesso interessanti ed intricati dettagli.
La Banda Temperata Nord.
La NTB, non sempre evidente, è la banda che piu' ha mostrato una intensa colorazione blu. Le due componenti visibili si associano a volte in un' unica banda larga; quando questo accade si sviluppano delle macchie scure, di colore tendente al rosso.
All'apparente regolarità di bande e zone si sovrappongono molte strutture che ne complicano l'aspetto, sono i dettagli transitori.
Formazioni scure
Sezione di banda più scura (section): spesso osservabile nelle bande temperate.
Condensazione (condensation): piccola macchia tondeggiante o allungata in senso est-ovest.
Barra (rod): condensazione molto allungata, solitamente parallela all'equatore. Può essere costituita da un segmento di banda altrove non visibile. E' comune all'interno o sul bordo nord della NEB, e alle latitudini temperate nord.
Protuberanza (projection): sporgenza, più o meno allungata, posta sul bordo di una banda, che può essere più o meno scura della banda stessa.
Velo o ombra (veil or shading): larga area uniforme più scura delle regioni adiacenti (solitamente nelle zone o nelle regioni polari).
pennacchio (festoon): filamento scuro che si sviluppa nelle zone, e che ha la base costituita da una protuberanza di una banda.
Colonna (column): area scura a forma di barra verticale o leggermente inclinata, più spessa di un pennacchio. Appare a volte nella STrZ e nella SEB.
Disturbo (disturbance): ampia area scura, contenente particolari di dimensioni minori e forme inusuali. Si sviluppa più frequentemente nella STrZ o nella SEB.
Formazioni chiare
Ovale (oval): area ovale o rotonda, brillante e ben definita.
Nodulo (nodule): macchia brillante, piccola e rotonda, di dimensioni pari o minori a quelle dell'ombra di Ganimede sul disco di Giove.
Baia (bay): rientranza curvilinea del bordo di una banda.
Tacca (notch): piccola "incisione" semicircolare sul bordo di una banda, a volte più brillante della zona adiacente.
Lacuna (gap): mancanza o indebolimento evidente di un segmento di una banda.
Spaccatura (rift): striscia lunga e sottile che si estende in direzione approssimativamente est-evest all' interno di una banda.
Stria (streak): macchia bianca molto allungata; se posta all'interno di una banda può essere una porzione di una spaccatura.
Chiazza (patch): ampia area irregolare dai contorni indefiniti.

Di seguito altre osservazioni planetari:

Giove : ( osservazione del 18 agosto 2008 da Udine)
mv -2,40 dimensioni 45,05''x 42,13'' - Sono le 21:30 circa e al binocolo 16x70 il gigante risulta visibile con delle "anomalie" sul suo disco, come dei trattini scuri che lo solcano ( bande equatoriali? ), il tutto incoronato dai quattro satelliti medicei! Già al cercatore 8x52 si vede chiaramente che l%u2019oggetto non è puntiforme bensì presenta un dischetto molto luminoso con ai suoi fianchi le quattro lune galileiane, partendo dalla più lontana ad est trovo Callisto, Ganimede, Io ed Europa vicinissima al bordo di Giove. Passando all%u2019osservazione telescopica noto che a 56 ingrandimenti vedo molto contrastate le due bande equatoriali e salendo a ai vari ingrandimenti successivi noto che con il Nagler 11mm ottengo le immagini migliori nei momenti di calma atmosferica   ( il gigante gassoso culmina alle ore 22:30 a circa 25°) ovvero:
-regione polare sud ( SPR ) più scura di quella nord di color marrone chiaro.
-zona temperata sud (STZ ) appena accennata come un filo curvo scuro esattamente sopra la grande macchia rossa.
-zona tropicale sud (STrZ ) area chiara di color giallo marrone.
-banda equatoriale sud ( SEB ) molto ampia e disomogenea di color marrone arancio ovvero Presenta delle discontinuità interne tipo dei chiaro-scuri non meglio definiti e nelle vicinanze della grande macchia presenta verso il bordo nord come delle piccoli nastri più chiari sia ad est che ad ovest della stessa.
-grande macchia rossa ( GRS ) chiaramente visibile come un ovale chiaro molto grande circondato da un sottile bordo molto più scuro che tende ad ispessirsi in prossimità del bordo ovest come una specie di virgola, tende quasi ad uscire dalla banda equatoriale sud per protendersi verso la zona tropicale.
-zona equatoriale ( EZ ) molto chiara e priva di particolari, risulta la fascia più chiara del pianeta.
-banda equatoriale nord ( NEB ) più sottile di quella sud di circa la metà ma allo stesso tempo più scura quasi marrone con evidente bordo ondulato, noto in particolarmodo verso nord in corrispondenza del parallelo della grande macchia come una specie di gibbosità pronunciata che si protende verso la successiva banda.
-banda temperata nord ( NTB ) distinta chiaramente in due componenti, una chiara adiacente alla NEB ed una più scura ( ma meno della NEB ) dai bordi lineari e priva di qualsivoglia dettaglio.
-regione polare nord ( NPR ) più chiara di quella sud quasi giallognola. Le osservazioni terminano alle ore 22:45 da notare che verso le 21:50 Ganimede ha toccato il bordo est di Giove per essere %u201Cfagocitato%u201D dalla sua luminosità nel giro di pochi minuti
( stupendi gli istanti in cui quel puntino luminosissimo pareva transitare sul disco del pianeta ).
N.B. %u2013le immagini più "tranquille" le ho ottenute con il diaframma eccentrico da 130 mm in quanto vedevo si i dettagli più scuri ma meno disturbati dal seeing.

Giove : ( osservazione del 01 settembre 2010 dalle sorgenti del Piave )
mv -2,70 dimensioni 49,19''x 46,01'' - Dopo una serata trascorsa alla ricerca di evanescenti oggetti del cielo profondo, sono letteralmente rimasto abbagliato per qualche minuto dalla luce del gigante gassoso! Appena ripreso dallo shock%u2026 a 194 ingrandimenti si evidenzia da subito una macchiolina nera tondeggiante, altro non è che l%u2019ombra di Io che sta transitando su quello che resta della banda equatoriale sud oramai ridotta ad una striscia color marroncino chiaro. La banda equatoriale nord, quella che al momento risulta come la fascia più spessa del pianeta contiene all%u2019interno un grande ovale chiaro, quasi bianco e molto schiacciato oserei dire 4/1 le sue proporzioni.
Il seeing e sopratutto la stanchezza non mi consente di compiere un'osservazione più dettagliata.

Giove : ( osservazione del 18 agosto 2012 dalle sorgenti del Piave )
mv -2,20 dimensioni 40,96''x 38,31'' - Ho potuto osservarlo a 270/350 ingrandimenti, purtroppo non ho molta dimestichezza con le osservazioni planetarie e sicuramente mi sono perso qualche %u201Cdato%u201D per strada%u2026 la banda equatoriale nord è quella più spessa ed è praticamente divisa in due da una sottile linea bianca, è colorata marroncino scuro ad ovest e tende a schiarirsi spostandosi verso est. Al confine con la zona equatoriale noto diverse ondulazioni, in particolare ne risaltano tre molto grandi , la banda equatoriale sud è più sottile ma sempre di colore marroncino scuro A tratti si vedono leggermente più scure le due regioni polari, quella sud appare più ampia di un marroncino chiaro, quella nord leggermente più sottile di colore similare. Verso ovest la bande equatoriale sud pare terminare a punta, si assottiglia sempre di più fino a svanire, probabilmente inizia a sorgere la macchia rossa, nei momenti di calma atmosferica noto ulteriori delicate striature sia nella zona equatoriale che nelle due bande temperate inoltre aumentano le tonalità di colore percepibili all%u2019interno delle bande. La banda equatoriale nord si assottiglia tantissimo come se fosse la presenza di un grande ovale chiaro praticamente questa continua come una striscia sottile solamente lungo la parte interna verso l'equatore. Spero di non aver fatto casino tra bande, zone, nord, sud...

Giove : ( osservazione del 07 novembre 2013 da Udine )
mv -2,20 dimensioni 42,10''x 39,37'' -


Giove : ( osservazione del 09 marzo 2014 da Udine )
mv -2,10 dimensioni 41,30''x 38,62'' -

Giove : ( osservazione del 11 marzo 2014 da Udine )
mv -2,10 dimensioni 41,04''x 38,38'' -

Giove : ( osservazione del 16 marzo 2014 da Udine )
mv -2,20 dimensioni 40,39''x 37,77'' -



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