Catalogo Messier

M 1-M16 M17-M32 M33-M48 M49-M64 M65-M80 M81-M93 M94-M110

M-1 : ( osservazione del 21 novembre 2009 da casera Razzo )
residuo di supernova mv 8,40 dimensioni 8’00” - Questa è il residuo dell'esplosione di una supernova osservata nell'anno 1054, chiamata anche nebulosa granchio, invisibile al cercatore ma facile “preda” del 31mm, si presenta quasi ellittica, brillante al centro e degradante verso l’esterno,circondata da una miriade di stelline di campo. All’aumentare degli ingrandimenti la forma diventa marcatamente sinusoidale ed a 134 x pare di notare delle stelline attorno all’alone, la più brillante verso il bordo est. Al massimo posso spingermi a 194 ingrandimenti dove si evidenziano altri due astri verso la punta sud ed un quarto verso il bordo ovest; utilizzando il filtri, sia l’ UHC che l’O III, a 134 x, perdo le stelline viste sinora ma percepisco diversi chiaro-scuri all’interno rendendo il tutto quasi granuloso, ricco di “nodi” anche se i famosi filamenti non sono ancora riuscito a vederli.

M-2 : ( osservazione del 19 ottobre 2009 da casera Razzo )
ammasso globulare mv 6,40 dimensioni 11’ - Appare come dimensioni simile ad M-15 però più luminoso ed uniforme ( solamente perchè più concentrato ), in distolta, a 102 ingrandimenti, noto in direzione sud-sud-ovest come una insenatura che lo fa apparire meno regolare che a bassi ingrandimenti ( 21,26 il valore sqm).

M-3 : ( osservazione del 29 marzo 2008 da San Eliseo )
ammasso globulare mv 5,9 dimensioni 18' - Bellissimo ammasso globulare incastonato tra tre stelle in sovrapposizione, già a 79 ingrandimenti si risolve facilmente l’alone mentre in distolta a 102 x si sgrana anche il nucleo; a 134 x si vedono molte stelline adagiate sul nucleo che se osservato in visione distolta pare esplodere nell’oculare. Veramente bello, leggermente ovale e regge tranquillamente i 159 ingrandimenti.

( osservazione del 07 aprile 2010 dal monte Matajur )
Visibile al cercatore come una stella sfocata che però al 31mm mostra la sua vera natura: uno splendido ammasso globulare di discrete dimensioni, rotondo, granuloso nel nucleo con stelle finissime nel suo alone incastonato tra quattro astri più luminosi in un campo relativamente ricco. A 102 ingrandimenti è molto spettacolare con stelle puntiformi fino al nucleo che risulta abbastanza concentrato, al 9mm si evidenzia un centro molto luminoso che degrada in modo regolare verso l’esterno.

M-4 : ( osservazione del 26 maggio 2011 dal monte Matajur )
ammasso globulare mv 5,8 dimensioni 22’: - Debolmente visibile anche nel cercatore 8x52, al 31mm lo si vede poco concentrato, tondeggiante e con in evidenza una “colonna” di stelline che verticalmente solcano il nucleo da nord a sud e le classiche “catenelle” di astri che fuoriescono verso l’esterno. A 135 ingrandimenti il nucleo è ancora parzialmente nebuloso che però a 175x si trasforma in una miriade di delicate stelline.

M-5 : ( osservazione del 22 aprile 2011 dal monte Matajur )
ammasso globulare mv 5,7 dimensioni 19’ - facile anche al cercatore 8x52 dove la si vede come una stella sfocata, al 31mm ( nelle immediate vicinanze si evidenzia una stella molto luminosa ) l’alone esterno è praticamente risolto in stelle mentre il nucleo è ancora “annebbiato” e sembra decentrato inoltre, verso ovest, si delinea una catena di astri che puntano verso l’esterno. Utilizzando il 13mm appare molto bello, grande con alone molto ampio e spuntano altre “catene di stelline”, ora la zona nucleare inizia a sgranarsi apparendo contemporaneamente molto concentrata, a 220x le stelle al suo centro sembrano finissimi puntini, dovrei essere riuscito a risolvere completamente anche il nucleo.

M-6 : ( osservazione del 30 maggio 2011 dal monte Matajur )
ammasso aperto mv 4,2 dimensioni 20’00”: - Più compatto e concentrato del precedente dove spicca un astro arancione verso est molto brillante, riempie quasi il campo oculare del 13mm, solamente dopo ho saputo che questo ammasso viene anche chiamato “farfalla” ma con tutta la mia fantasia, e ne ho parecchia, non ho trovato nessuna similitudine con i bei lepidotteri.

M-7 : ( osservazione del 30 maggio 2011 dal monte Matajur )
ammasso aperto mv 3,3 dimensioni 1°20’: - Risulta visibile al cercatore e fa bella coppia con M-6 poco più a nord, è di grandi dimensioni, al 31mm riempie il campo oculare e pare sia composto da una trentina di stelle, perlomeno quelle sono le più luminose è più un oggetto binoculare che telescopico.

M-8 : ( osservazione del 26 agosto 2011 dal monte Zoncolan )
nebulosa a emissione mv 5,0 dimensioni 45’ : -
Facilissima al cercatore come una chiazza biancastra, passando alla visione telescopica a 56 ingrandimenti appare molto grande, riempie abbondantemente un terzo del campo oculare quindi dovrebbe essere più di trenta primi di dimensione angolare, in luce bianca, appare già evidente la nebulosità solcata da una fascia oscura che tende a dividerla in due parti, una debole, con all’interno l’ammasso aperto Ngc-6530 posizionata verso est, ed una più brillante contenete due astri luminosi posta verso ovest. Il filtro UHC ha enfatizzato entrambe le nebulosità facendomi addirittura percepirne una terza posta più a nord, ora praticamente vedo tre “settori”. A 100 ingrandimenti con il filtro UHC inizio a notare dei chiaroscuri come delle bolle e delle striature, in particolare nel lobo più luminoso c'è un'insenatura che dalla fascia oscura si dirige esattamente verso le due stelle luminose. In prossimità di un altro astro luminoso posto esternamente verso est ( SAO 184267 ) noto che anche questo è avvolta da una tenue nebulosità, per quanto riguarda il settore che avvolge l'ammasso aperto Ngc-6530, si percepiscono dei filamenti. Tutti questi dettagli vengono accentuati dall’uso del O III anche se ha la tendenza ad annullare le zone più deboli. Utilizzando il 13mm, non riesco a contenere per intero la “Laguna”, posso solamente aggiungere che il settore rivolto a ovest, quello più luminoso, sembra sfumare gradatamente verso l'esterno e assume una forma pressoché a ferro di cavallo con il bordo tondeggiante rivolto verso il centro, a delimitare questa parte curva c’è il canale oscuro chiamato “ponte di Hershell”, a seguire c'è la zona più grande che pare a sua volta essere distinta in due parti, luminosa a ovest e debole ad est ( quella comprendente l’ammasso ) poi c’è il terzo lobo che ha dimensioni più piccole delle altre due, è più stretto ed allungato lungo la direttrice est-ovest. Passando 175 ingrandimenti e filtro UHC, riesco a penetrare nella nebulosa stessa, facendomi percepire ulteriori dettagli, in particolare nelle vicinanze di una terza stellina, sempre nella parte luminosa, si evidenzia un archetto più "brillante" di tutta l’area ed in distolta percepisco delle striature luminose anche nel ponte di Herschell.

M-9 : ( osservazione del 30 maggio 2011 dal monte Matajur )
ammasso globulare mv 7,6 dimensioni 5’30”: - Visibile a tratti nel cercatore e facilmente confondibile con una stella leggermente sfocata, al 31mm pare più piccolo e debole rispetto ad M-19 ed M-62, non è molto concentrato e già a 175 ingrandimenti pare completamente risolto, ha una forma regolare.

M-10 : ( osservazione del 01 settembre 2010 dalle sorgenti del Piave )
ammasso globulare mv 6,50 dimensioni 12’00” dimensioni 16’00”x 6’20” - Facile già al cercatore, evidente la sua natura a 56 ingrandimenti ove in visione diretta inizia a sgranarsi, più facilmente in visione distolta, appare quasi sferico se non fosse per due catenelle di stelline si dipartono verso l’esterno in forma sinusoidale come i bracci di una spirale molto aperta. Questo che descrivo è il battesimo dell’Ethos 17mm, è uno spettacolo di oculare, campo ampissimo nonostante i 102 ingrandimenti, molto contrastato con un fondo cielo scuro, sono costretto ad abbassare il paraluce per cercare i bordi del diaframma di campo…sono soddisfatto di questo investimento! Questo globulare è immerso in un ricco campo stellare che n’aumenta la bellezza, più spingo gli ingrandimenti, più stelline sono risolte sia sul nucleo sia nell'alone, nonostante non abbia un “core” particolarmente concentrato, noto come una specie di alone luminoso che lo avvolge. Mi è veramente dispiaciuto togliere l’Ethos e passando ai “ miseri” 82° di campo del vari Nagler pareva quasi di tornare indietro nel tempo quando possedevo i Plossl, comunque anche spingendomi a 194 ingrandimenti non notavo ulteriori dettagli degni di nota.

M-11 : ( osservazione del 26 agosto 2008 da Casera Razzo )
ammasso aperto, mv 5,8 dimensioni 14’ - Visibile chiaramente come un fiocchetto di luce con inizio di granulazione in distolta nel fujinon 16x70, passando al cercatore 8x52 perdo la visione di granulosità ma rimane evidente il l’alone nebuloso; nel dobson, a 56 ingrandimenti, pare molto bello con in evidenza al suo centro di una stellina ( gialla ?) di magnitudine 8,39 e poco distante oltre il bordo sud-est una coppia di pari luminosità ma leggermente più debole della centrale. Come gran parte degli ammassi aperti risulta difficile dare una forma però ad 79 ingrandimenti spicca una linea di stelline come una catenella che diparte in direzione nord mentre con l’oculare da 134 x si perde la visione a largo campo che tanto rende bello quest’oggetto e ci addentriamo nel cuore dello stesso evidenziando una marea di stelline di campo, siamo praticamente in piena Via Lattea.

M-12 : ( osservazione del 01 settembre 2010 dalle sorgenti del Piave )
ammasso globulare mv 6,80 dimensioni 12’00” dimensioni 16’00”x 6’20” - Nelle immediate vicinanze di M-10 trovo facilmente al cercatore questo globulare che al 31mm appare simili al precedente per dimensioni e luminosità, risulta un po’ più concentrato. Osservandolo in quello spettacolo d’Ethos 17mm oltre che essere contornato da molte stelline di campo, ho la sensazione che molti astri appartenenti all’ammasso vogliano sfuggirgli via creando questa visione di bordo poco netto con dei confini non ben definiti; al 13mm aumenta la percezione di concentrazione del suo nucleo nelle cui vicinanze spicca una stella più luminosa delle altre, probabilmente non fa parte dell’ammasso.

M-13 : ( osservazione del 10 ottobre 2010 dall'altopiano del Montasio )
ammasso globulare mv 5,70 dimensioni 23’00” - Facilmente rintracciato al cercatore dove si presentava come il classico batuffolo di luce accompagnato ai lati da due stelle luminose, al 31mm appariva già in tutta la sua magnificenza potendolo risolvere fino quasi al nucleo; evidenti delle catene di stelline che si dipartono verso l’esterno facendolo assomigliare ad un “granchio”. Nell’Ethos 17 mm pare esplodere come un fuoco d’artificio, non ha contorni ben definiti e pur aumentando le stelle dell’ammasso, il nucleo non è ancora totalmente risolto facendolo apparire come avvolto da una debole luminosità, veramente bello anche se ho ottenuto la visione migliore a 268 ingrandimenti potendo annotare un brulichio d’infinite stelline.

M-14 : ( osservazione del 01 settembre 2010 dalle sorgenti del Piave )
ammasso globulare mv 7,60 dimensioni 6’40” dimensioni 16’00”x 6’20” - L’individuazione di questo globulare è stata un po’ più difficile in ogni caso anch’esso visibile al cercatore 8x52 e a 56 ingrandimenti palesava già la sua natura di ammasso globulare ostico, dista infatti più del doppio di M-10 ed M-12, oltre 33.000 anni luce! Si presenta come un batuffolo di luce compatto e rotondo con solo la parvenza di qualche stellina lungo il suo bordo. A 104 ingrandimenti inizia a sgranarsi solamente il bordo e solamente in visione diretta, il nucleo pare molto condensato e nebuloso. All’aumentare degli ingrandimenti appare qualche stella in più arrivando a 268 x a vedere, rigorosamente in diretta, qualche stellina adagiata sul nucleo.

M-15 : ( osservazione del 19 ottobre 2009 da casera Razzo )
ammasso globulare mv 6,00 dimensioni 12’ - Trovato facilmente al cercatore come una debole macchiolina di luce, il valore sqm è di 21,26 allo zenit. Molto bello già al 31mm, il nucleo non è puntiforme bensì presenta un cuore “granuloso”, con un alone parzialmente risolto ed una forma pressoché sferica. Al 22mm l’alone è più risolto, il nucleo molto condensato e nelle immediate vicinanze c’è una stellina di magnitudine 6,10 che disturba leggermente l’osservazione. Aumentando gli ingrandimenti, 268x, riesco a risolverlo fino a quasi tutto il nucleo notando che la sua parte ovest presenta come un vuoto che fa apparire il tutto meno sferico che a bassi ingrandimenti, ora c’è una stella a nord-est di magnitudine 7,62 che tende ad abbagliarmi. Mi sono spinto fino a 318 ingrandimenti sperando di risolverlo fino al nucleo ma invano trovando il miglior compromesso nell’utilizzo del 13mm + barlow 2x. Da notare che della planetaria che si nasconde al suo interno non vedo nemmeno l’ombra, anzi la luce ( trattasi della PK 65-27 di 3” per una magnitudine di 14,90 ! ) nemmeno utilizzando il filtro UHC o l’OIII.

M-16 : ( osservazione del 26 agosto 2008 da Casera Razzo )
nebulosa ad emissione mv 6 dimensioni 35’x25’ + ammasso aperto - Nonostante sia prossima al tramonto dietro le montagne vedo chiaramente, con il binocolo 16x70, l’ammasso aperto; anche al cercatore noto quella sferetta ovattata che rappresenta il mio target mentre a 56 ingrandimenti evidentissimo sia l’ammasso aperto NGC-6611 che la nebulosa IC-4703 ed in particolare si può notare un'insenatura, come un cono oscuro che la penetra da nord quasi a dividere in due l’ammasso. A 79 x pare meno contrastata ( pensandoci bene potrebbe essere qualche nube di passaggio ad oscurare la visione ) mentre a 102 x con il filtro UHC appare più luminosa che con l’O III senza comunque riuscire a staccare le “colonne della creazione”. Con il Nagler da 13mm purtroppo mi focalizzavo sulla punta del famoso cono oscuro non riuscendo quindi a percepire nessun particolare. Provo anche a 159 x con UHC ma vale il discorso sopra per cui posso solo annotare la presenza nella parte ovest dell’ammasso di un archetto composte da quattro stelline che puntano su un unico vertice che fa da freccia e punta nella direzione di due stelle un po’ più distanti e brillanti a sud-ovest, mentre nella parte est spiccano tre stelline che formano un piccolo triangolo retto; per la prossima osservazione dovrò puntare al vertice dell’ipotetico triangolo avente come angoli questi gruppetti appena descritti, naturalmente dovrò puntare verso sud.
( osservazione del 27 agosto 2008 dal monte Matajur ) - A 102 ingrandimenti, sapendo dove cercare noto da subito la presenza di un’oscurità, quelle anomalie che normalmente chiamo, una sorta di ombra scura che contrasta con il chiarore della nebulosa. Con il filtro UHC e l’oculare da 13mm aumenta leggermente il contrasto e da quella macchia oscura pare dipartire una propaggine più stretta, sicuramente il famoso Dito di Dio; cambiando il filtro con L’O III ho avuto solamente un calo di luminosità della nebulosa senza riscontrare nessun ulteriore dettaglio. Passando a 175 ingrandimenti e addirittura in luce bianca posso tranquillamente percepire la Pillar of Creation.

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