Osservazione del 01 settembre 2010 - sorgenti del Piave

Questa è solo la seconda sessione dell’anno e siamo già a settembre, dato che la serata è breve in quanto la Luna sorge alle 23:25 inizio ad osservare verso le 21: 25 ed il cielo si presenta limpido, valore SQM da 21,14 allo zenit in pieno Cigno e 21,46 verso l’Ercole, seeing pessimo praticamente vedevo a tratti il disco centrale della figura di diffrazione mentre gli anelli erano sempre confusi !

M-10 ammasso globulare mv 6,50 dimensioni 12’00” dimensioni 16’00”x 6’20” - Facile già al cercatore, evidente la sua natura a 56 ingrandimenti ove in visione diretta inizia a sgranarsi, più facilmente in visione distolta, appare quasi sferico se non fosse per due catenelle di stelline si dipartono verso l’esterno in forma sinusoidale come i bracci di una spirale molto aperta. Questo che descrivo è il battesimo dell’Ethos 17mm, è uno spettacolo di oculare, campo ampissimo nonostante i 104 ingrandimenti, molto contrastato con un fondo cielo scuro, sono costretto ad abbassare il paraluce per cercare i bordi del diaframma di campo…sono soddisfatto di questo investimento! Questo globulare è immerso in un ricco campo stellare che n’aumenta la bellezza, più spingo gli ingrandimenti, più stelline sono risolte sia sul nucleo sia nell'alone, nonostante non abbia un “core” particolarmente concentrato, noto come una specie di alone luminoso che lo avvolge. Mi è veramente dispiaciuto togliere l’Ethos e passando ai “ miseri” 82° di campo del vari Nagler pareva quasi di tornare indietro nel tempo quando possedevo i Plossl, comunque anche spingendomi a 194 ingrandimenti non notavo ulteriori dettagli degni di nota.

M-12 ammasso globulare mv 6,80 dimensioni 12’00” dimensioni 16’00”x 6’20” - Nelle immediate vicinanze di M-10 trovo facilmente al cercatore questo globulare che al 31mm appare simili al precedente per dimensioni e luminosità, risulta un po’ più concentrato. Osservandolo in quello spettacolo d’Ethos 17mm altre che essere contornato da molte stelline di campo, ho la sensazione che molti astri appartenenti all’ammasso vogliano sfuggirgli via creando questa visione di bordo poco netto con dei confini non ben definiti; al 13mm aumenta la percezione di concentrazione del suo nucleo nelle cui vicinanze spicca una stella più luminosa delle altre, probabilmente non fa parte dell’ammasso.

M-14 ammasso globulare mv 7,60 dimensioni 6’40” dimensioni 16’00”x 6’20” - L’individuazione di questo globulare è stata un po’ più difficile in ogni caso anch’esso visibile al cercatore 8x52 e a 56 ingrandimenti palesava già la sua natura di ammasso ostico, dista infatti più del doppio di M-10 ed M-12, oltre 33.000 anni luce! Si presenta come un batuffolo di luce compatto e rotondo con solo la parvenza di qualche stellina lungo il suo bordo. A 104 ingrandimenti inizia a sgranarsi solamente il bordo e solamente in visione diretta, il nucleo pare molto condensato e nebuloso. All’aumentare degli ingrandimenti appare qualche stella in più arrivando a 268 x a vedere rigorosamente in diretta qualche stellina adagiata sul nucleo.

M-26 ammasso aperto mv 8,00 dimensioni 15’00” dimensioni 16’00”x 6’20” - Non ero molto convinto di averlo individuato in quanto il campo inquadrato presentava molte condensazioni stellari, ammassi aperti e globulari e questo al cercatore mi creavano confusione. Al 31mm che al 17mm non presenta una forma ben definita contando al suo cospetto una trentina di astri di cui uno risulta marcatamente più luminoso degli altri, quattro definiamoli di seconda grandezza ed una curiosa fila di 6/7 stelline che si diparte ad arco verso nord.

NGC-6751 nebulosa planetaria mv 12,50 dimensioni 20” - Con qualche difficoltà sono riuscito a rintracciare questa planetaria, a dire il vero me l’aspettavo più grande, si presenta quasi stellare a bassi ingrandimenti mentre a 268 x la vedo come un dischetto di luce pieno anche se a volte intuivo delle “irregolarità” interne che a tratti assumeva una forma a ciambella quindi quell’irregolarità percepita potrebbe essere il foro centrale;da annotare l’assenza della stella centrale ed un campo ricco di stelle. La visione migliore l’ho avuta con il filtro O III mentre con l’ UHC perdeva di luminosità e contrasto anche se favoriva la vista di una flebile stellina in prossimità del suo guscio ovest ed un’altra poco più distante in direzione est.

NGC-7741 galassia SBc barrata mv 11,60 dimensioni 4’00”x 2’40” - Individuata quasi subito, invisibile al cercatore, al contrario con 56 ingrandimenti appariva come il classico fiocchetto di luce nelle cui vicinanze c’è una stellina luminosa, è elongata lungo l’asse est-ovest. A 134 ingrandimenti aumentano a tre le stelline vicine ed inizio a percepire qualcosa di strano ovvero la barra luminosa appare come se da un lato fosse oscura o comunque meno luminosa. Più aumento gli ingrandimenti maggiore è la convinzione di vedere una galassia barrata in più a 194 x noto come una condensazione al centro che probabilmente è il nucleo della galassia e contemporaneamente un altro nodulo mi appare ad una estremità dando la sensazione di vedere una T rovesciata. Ho provato ad aumentare gli ingrandimenti ma il seeing non me lo permetteva, peccato, sicuramente sarà da riprovare ad osservarla in condizioni migliori.

NGC-7253 galassia SBd multipla e barrata mv 13,40 dimensioni 1’30”x 30” - Non è stato facile individuare questa flebile galassia con il 31mm ma grazie ad un evidente asterismo ed al nuovissimo Ethos 17mm ci sono riuscito. Passo immediatamente al 13mm ed appare come una lamella di luce evanescente immersa in un campo ricco di stelle di fondo, elongata in direzione est-ovest con alle estremità delle stelline a delimitarla. Neanche passando a 159 x vedo nuovi particolari degni di nota, solamente con il 9mm pare di notare un debolissimo nucleo però in posizione decentrata verso est. A posteriori, utilizzando “Perseus”, mi sono convinto che quest’ultima condensazione possa essere la galassia compagna NGC-7253 B. Oramai la luna è sorta quindi non ha più senso continuare nel deep-sky quindi vado alla ricerca per la prima volta di Urano.

Urano mv 5,80 dimensioni 3,68”x 3,60” - Già a 268 ingrandimenti appare come una piccola sferetta luminosa colorata di un grigio-azzurro molto tenue, è accompagnata a pochi secondi da un debolissimo puntino di luce, probabilmente è la coppia di satelliti Oberon e Titania ( mv 14,4 e mv 14,1 ) o addirittura da Umbriel di mv 15,5 !

Giove mv -2,70 dimensioni 49,19”x 46,01” - Dopo una serata trascorsa alla ricerca di evanescenti oggetti del cielo profondo, sono letteralmente rimasto abbagliato per qualche minuto dalla luce del gigante gassoso! Appena ripreso dallo shock… a 194 ingrandimenti si evidenzia da subito una macchiolina nera tondeggiante, altro non è che l’ombra di Io che sta transitando su quello che resta della banda equatoriale sud oramai ridotta ad una striscia color marroncino chiaro. La banda equatoriale nord, quella che al momento risulta come la fascia più spessa del pianeta contiene all’interno un grande ovale chiaro, quasi bianco e molto schiacciato oserei dire 4/1 le sue proporzioni.

Visto che tremavo dal freddo non vedevo l’ora di smontare e tornarmene a casa quindi ho eseguito un’osservazione superficiale. Sicuramente ritenterò da casa con seeing migliore.

N.b. Tra gli oggetti non rintracciati devo annotare le piccole planetarie nella costellazione dell’Aquila NGC-6790 e NGC-6741 forse perchè me le immaginavo più grandi del reale e quindi cercavo


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