Osservazione del 26 agosto 2008 - casera Razzo

Nonostante la serata si presentasse nuvolosa ho deciso di andare lo stesso sperando nella buona sorte ed in qualche ora di sereno per poter finalmente scrivere di aver osservato da un cielo veramente buio e soprattutto spinto dalla voglia di vedere “ la mano di Dio “ ma passiamo ai miei appunti:
Inizio ad osservare verso le ore 21:45 con il sole tramontato da circa due ore, il cielo presentava un valore SQM di 21,45 , la Via Lattea si presentava molto strutturata con le evidenti biforcazioni all’altezza dell’Aquila e dello Scudo ma le osservazioni saranno interrotte qua e là da continui passaggi di nubi cirriformi; da notare che questa sessione osservativa verrà interrotta verso le 23:45 causa umidità: avevo gli oculari completamente appannati sia sulla lente anteriore che quella posteriore nonché lo specchio secondario, il cercatore e naturalmente anche il binocolo!

M-11 ammasso aperto, mv 5,8 dimensioni 14’ - visibile chiaramente come un fiocchetto di luce con inizio di granulazione in distolta nel fujinon 16x70, passando al cercatore 8x52 perdo la visione di granulosità ma rimane evidente il l’alone nebuloso; nel dobson, a 56 ingrandimenti, pare molto bello con in evidenza al suo centro di una stellina ( gialla ?) di magnitudine 8,39 e poco distante oltre il bordo sud-est una coppia di pari luminosità ma leggermente più debole della centrale. Come gran parte degli ammassi aperti risulta difficile dare una forma però ad 80 ingrandimenti spicca una linea di stelline come una catenella che diparte in direzione nord mentre con l’oculare da 130 x si perde la visione a largo campo che tanto rende bello quest’oggetto e ci addentriamo nel cuore dello stesso evidenziando una marea di stelline di campo, siamo praticamente in piena Via Lattea.

M-57 nebulosa planetaria mv 9,7 dimensioni 1’10’’ - probabilmente già a quest’ora le lenti tendevano ad appannarsi comunque l’ho vista nel binocolo come una stellina sfocata mentre nel cercatore pareva di vederla come un puntino luminoso probabilmente perché sapevo dove rintracciarla. Il soggetto si trova in un campo molto ricco di stelle ed in particolare noto nelle vicinanze verso nord-est una catena arcuata di quattro stelline di dodicesima magnitudine. Con il Nagler da 31mm si vedeva come una ciambella ellittica con l’anello luminoso e la parte centrale come se fosse offuscata, meno luminosa; si evidenzia ad est, lungo il suo bordo esterno, una stellina di 12,26. A 100 ingrandimenti appaiono altre due astri molto deboli leggermente più lontani dal bordo però in direzione opposta ( ovest ). Utilizzando il 13 mm noto chiaramente che la planetaria si allunga lungo l’asse nord-est, sud-ovest e le “ogive” subiscono un evidente calo di luminosità. Ho utilizzato molti ingrandimenti tra cui anche i 160x, 320x ma forse quello più adatto è stato 175 x grazie al vecchio vixen 10mm! Grazie a quest’ultimo ho avuto un fondo cielo molto scuro su cui risaltavano altre stelline prossime ai bordi della nebulosa ma soprattutto le estremità della planetaria, quelle con la caduta di luce, risultavano a tratti quasi come ovattate, sfilacciate ma non ne sono veramente sicuro; questa sarà un’osservazione da ripetere con un cielo migliore sperando anche di riuscire a vedere la stellina centrale di 15,31 e magari la galassia compagna IC-1296 di 14,76.

M-16 nebulosa ad emissione mv 6 dimensioni 35’x25’ + ammasso aperto -nonostante sia prossima al tramonto dietro le montagne vedo chiaramente con il binocolo 16x70 l’ammasso aperto ed anche al cercatore noto quella sferetta ovattata che rappresenta il mio target mentre a 56 ingrandimenti evidentissimo sia l’ammasso aperto NGC-6611 che la nebulosa IC-4703 ed in particolare si può notare una insenatura, come un cono oscuro che la penetra dal lato nord quasi a dividere in due l’ammasso. A 80x pare meno contrastata ( pensandoci bene potrebbe essere qualche nube di passaggio ad oscurare la visione ) mentre a 100x con il filtro UHC appare meno contrastata che con l’O III ma al contempo più luminosa senza comunque riuscire a staccare le “colonne della creazione”. Con il Nagler da 13mm sia con filtri che senza purtroppo mi focalizzavo sulla punta del famoso cono oscuro non riuscendo quindi a percepire nessun particolare, forse bastava puntare qualche primo di distanza verso sud per intravedere il Dito di dio che dovrebbe presentarsi rovesciato rispetto l’insenatura quindi sbagliavo punto d’osservazione ovvero non sapevo bene dove cercare ( non avevo mappe dettagliate del particolare ). Provo anche a 160x con UHC ma vale il discorso sopra per cui posso solo annotare la presenza nella parte ovest dell’ammasso di un archetto composte da quattro stelline che puntano su un unico vertice che fa da freccia e punta nella direzione di due stelle un po’ più distanti e brillanti a sud-ovest, mentre nella parte est spiccano tre stelline che formano un piccolo triangolo retto; per la prossima osservazione dovrò puntare al vertice dell’ipotetico triangolo avente come angoli questi gruppetti appena descritti, naturalmente dovrò puntare verso sud. N.B. : non ho preso nota delle dimensioni degli oggetti osservati rispetto agli oculari utilizzati Non ho preso nota, non ho osservato con cura eventuali stelle colorate. Per le prossime uscite portarsi anche la seggiola pieghevole per rendere più agevoli le osservazioni basse e per riposarsi un po’.


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